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LA TESTIMONIANZA DEL PADRE
In un discorso serrato e deciso, Gesù ripropone il suo rapporto con il Padre. Il Padre è il suo testimone, che si manifesta attraverso le ‘opere’ che gli dona di compiere, ben superiori ad ogni capacità umana. La fede alla quale Gesù richiama i suoi interlocutori e noi stessi, non è astratta e senza conferme: si fonda invece su fatti accaduti, su azioni compiute da Cristo in modo palese: attraverso le opere del Figlio fatto uomo, Dio Padre si manifesta e si comunica. ...continua a leggere "Giovedì 30 marzo 2017 San Leonardo Murialdo, Torino 1828-1900"

L’ACQUA VIVA

Come un giro d'acqua che scorre in mezzo ai campi, procedono i giorni della vita. Riceviamo gli umori della terra e del cielo, ci disperdiamo in terreni diversi, aridi o ubertosi. Viviamo all'aperto, senza sottrarci all'aria e al vento, al sole e alla pioggia. Il cuore e la mente rimbalzano, procedono o rallentano, impigriti o resi lieti da tutto quello che incontrano. A che cosa stiamo di fronte? Che cosa rende bella o brutta la vita che viviamo? Nella pausa di una mattinata di sole è data l'opportunità di far invadere mente e cuore dalle parole e dai gesti di Papa Francesco in visita a Milano. Il piccolo torrente viene travolto dall'acqua di un grande fiume. ...continua a leggere "Visita di Papa Francesco a Milano"

IL DIO DELLA VITA
Il Vangelo di Giovanni ci porta in salita, dove il panorama si allarga fino a scorgere il Padre dal quale il Figlio procede e che, insieme con lo Spirito Santo, costituisce il Dio che ci fa vivere. Il Figlio Gesù viene presentato nella fonte della sua azione: il Padre che è la vita dà la vita al Figlio, il quale a sua volta dona a noi la vita e ce la rinnova nella risurrezione. Queste e altre parole rimarranno oscure ai discepoli, fino a svelarsi nella risurrezione di Gesù. ...continua a leggere "Mercoledì 29 marzo 2017 Santi Simplicio e Costantino, abati di Montecassino"

 

GUARIGIONE INTERA

Nel vangelo di Giovanni si rincorrono uno dopo l’altro i sette segni che Gesù compie, cioè i miracoli, ricchi di simboli: acqua, luce, pane. Qui il paralitico non è guarito dall’immersione nella piscina costruita con cinque portici e ritrovata negli scavi della Gerusalemme antica. E’ l’incontro con Gesù a guarirlo. Gesù aggiunge: “Non peccare più”. La guarigione del paralitico sembra completare quanto è accaduto nell’incontro con la samaritana al pozzo: la salvezza compiuta da Gesù tocca l’anima e il corpo. ...continua a leggere "Martedì 28 marzo 2017 – San Gontranno, re dei Franchi 525-592"

 

Testimonianza di una chioggiotta.milanese

Questa volta niente levataccia ma partenza alle 10,30 con uno dei pullman chiassosi con tanti bambini e adulti perché andiamo al parco di Monza a "vedere" il Papa.
In meno di un'ora siamo al parcheggio assegnato accanto ai box del Gran Premio ed entriamo ordinatamente nel parco dopo un breve e "cordiale" controllo mentre ci incamminiamo festosi verso le aree transennate.
Sul palco allestito per l'occasione, un gruppo di giovani cantanti intrattengono la moltitudine di gente che, aperti i loro plaid sul prato, consumano i panini, come fosse un qualunque picnic della domenica. Il clima è straordinariamente bello e dopo una settimana uggiosa, il cielo ci regala sole e caldo. I bambini piccoli giocano con la palla e i più grandi con le carte e con giochi di società. Io e la mia amica Laura andiamo a passeggiare un po’ in giro, finché dagli altoparlanti ci invitano a tornare ai propri settori perché l'arrivo del Papa è imminente.
Tutto è normale e tranquillo finché non arriva la papamobile ed è festa grande tra lo sventolio di sciarpe e bandierine. Tutti corrono alle transenne per poter vedere il Papa anche solo per un attimo e anche io ci provo, ma ho davanti un muro di persone alte o con sulle spalle i bambini e mi sento come Zaccheo accorso a vedere Gesù! Sono troppo bassa! Ma ecco che il Papa arriva e tra un gomito e una spalla riesco a vederlo passare e mi commuovo. Anche la gente che accorreva a vedere Gesù, a sentirlo parlare era come me, come noi! Sembrava la domenica delle palme! ...continua a leggere "La visita del Papa a Milano"

IL SECONDO SEGNO

Il funzionario che domanda e quasi pretende la guarigione del figlio, finisce con il fidarsi della parola di Gesù e, constatando la guarigione avvenuta, crede in lui. Ha forzato la mano al Signore? Anche nel secondo ‘segno’ dopo il miracolo di Cana, Gesù si muove perché sollecitato da altre persone. Per Gesù infatti i segni da riconoscere non sono tanto le opere straordinarie, come i miracoli, ma la sua stessa persona. Un segno che si accoglie aprendo cuore e mente. ...continua a leggere "Lunedì 27 marzo 2017 – Santa Augusta di Serravalle, vergine e martire a.100"

 
PIU’ LUCE

Il cieco nato fa uno straordinario cammino verso la luce. Chiusi nel buio fin dalla nascita, i suoi occhi vengono toccati dalla mano di Gesù, il quale con la saliva impasta del fango dalla polvere della terra: come se qui ricominciasse da capo la creazione dell’uomo avvenuta nel Paradiso terrestre. Ma non è ancora tutto. Abbiamo bisogno di vedere al di là di quello che vedono gli occhi. Domandiamo più luce, come Goethe in punto di morte, e non solo. Per questo, non bastano gli occhi risanati. Il cieco guarito prosegue il suo cammino. Egli aveva già riconosciuto Gesù come profeta. Nuovamente lo incontra e lo vede veramente, riconoscendolo come Figlio dell’uomo, cioè Messia e salvatore. L’uomo guarito viene convinto dalla sua stessa esperienza. I farisei contestatori rimangono ciechi, chiusi come sono nella propria idea, murati nella propria presunzione e prevenzione. L’apertura alla luce inizia dagli occhi e arriva al cuore. ...continua a leggere "26 marzo 2017 Domenica Quarta di Quaresima"