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ALTRE PECORE

Un gregge di pecore conosciute per nome, e nello stesso tempo un gregge che si allarga ad accoglierne altre: il cuore di Cristo si dilata verso tutte le persone che il Padre gli dona da custodire e da guidare. Gesù ha in mente anche le pecore tradite dai mercenari, o lasciate incustodite e quindi che sono state rapite e disperse. Per noi Cristo dona la sua vita fino a perderla. E’ il modo per riguadagnarla, per sé e per tutti. ...continua a leggere "Lunedì 8 maggio 2017, Sa Vittore martire, sec IV-V; Madonna di Pompei"

ABBIAMO BISOGNO DEL PASTORE?

In quale mondo ci conduce il Vangelo? Non appena dentro una suggestiva ambientazione agreste, quale appariva agli occhi di Gesù nella Palestina del tempo. Gesù ha di fronte un mondo sociale e religioso fatto di soprusi e ruberie, estorsioni e delitti. Egli sa di essere il pastore che ama e protegge, chiama per nome e conduce al pascolo.
Ma noi, che ne facciamo del pastore? Sembra che oggi non ci teniamo affatto ad avere un pastore, anche se poi andiamo a intrupparci in un drappello qualsiasi. Eppure l’immagine del pastore commuove. Il pastore è uno di cui conosciamo la voce e di cui possiamo fidarci. Il pastore ci precede, ci fa uscire dall'ovile in campo aperto, con fiducia, certi di un amore, di una compagnia e di un destino buono; non pecore sparse, ma guidate e accompagnate: una Chiesa in uscita fino alle periferie, fino ai confini del mondo. Gesù dice di essere anche la porta dell’ovile: attraverso di lui troviamo protezione entrando, e pascolo abbondante uscendo. Sappiamo di averne bisogno: “Signore, sei tu il mio pastore!”

 

Vangelo secondo Giovanni, 10, 1-10

«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

 

LA SCELTA

È un momento decisivo per quanti seguono Gesù. Egli ha fatto una promessa inaudita: la sua carne è cibo e il suo sangue bevanda. Potrà sperimentarlo solo chi si fida di Lui. Se Gesù non ci ha mai ingannato, e tante volte ci ha aperto la strada della vita, perché non fidarci di lui anche quando supera la nostra misura e persino la nostra comprensione? Il cammino che faremo ce ne darà conferma, così come è accaduto a Pietro. ...continua a leggere "Sabato 6 maggio 2017 – San Pietro Nolasco, Fondatore dei Mercedari 1182-1249"

IN VETTA

Con decisione e chiarezza Gesù giunge in vetta del suo annuncio e della sua promessa. La nostra comunione con Dio non avviene attraverso il nostro sforzo e non si ferma al livello della mente e del cuore. Gesù stesso, Dio fatto uomo, ci incontra personalmente diventando cibo e bevanda. Egli, che ha incontrato tante persone nella sua breve vita terrena, continua a incontrare ciascuno donando se stesso come pane e bevanda, per una vita che nemmeno la morte terrena può distruggere. ...continua a leggere "Giovedì 5 maggio 2017, San Nunzio Sulprizio, Pescara 1817-1836"

ATTRATTIVA DEL PADRE

Il Padre ci attira e ci istruisce. Come? C’è una inclinazione profonda del cuore, un’attrattiva intensa, un desiderio di bene, felicità, bellezza. Quando il sole si alza, gli occhi si aprono e il cuore sussulta. Il Padre ci chiama e ci attrae verso Cristo che ci viene incontro. Cristo ci rivela il volto del Padre. L’incontro con Gesù porta a maturazione la vita che il Padre ci dona, la alimenta con il pane di vita eterna che è Lui stesso. ...continua a leggere "Giovedì 4 maggio 2017, San Silvano di Gaza e 39 martiri a. 304"

PREFERIRE LA REALTA'

di Vincent Nagle, della Fraternità San Carlo Borromeo

Una meditazione per aiutarci ad affrontare le nuove sfide educative che nascono dall’utilizzo degli strumenti tecnologici.

La ragazza di tredici anni mi descrive il viaggio a Roma della sua scuola. “Mi piacevano le notti in albergo” dice. “Perché?”. “Perché ci avevano tolto i telefonini e perciò parlavamo. Era molto bello”. Rimango senza parole: non sono preparato alla totale scomparsa della conversazione nelle abitudini della generazione cui appartiene la ragazzina.
Una mamma mi racconta come, nel tentativo disperato di staccare il figlio dai videogiochi, si fosse seduta vicino a lui e gli avesse chiesto di insegnarle a giocare. Dopo un’ora, il figlio le aveva detto: “Vedi, mamma, devi imparare a fare questi giochi perché, una volta che cominci, non ti senti più sola”. Solo davanti a queste parole, lei aveva capito quanto fosse profondo l’attaccamento affettivo del figlio al mondo virtuale. ...continua a leggere "Tecnologia e realtà"

VOGLIAMO VEDERE IL PADRE

Il naso all’insù per tentare di vedere Dio, e la scalata dell’ascesi per raggiungerlo: è forse questa la posizione del cristiano? La risposta di Gesù a Filippo cambia il metodo – cioè la strada – per raggiungere Dio. Non il nostro sforzo, ma la grazia di uno sguardo a Gesù, immagine vera del Padre tra gli uomini. Il Padre invisibile si rende visibile e raggiungibile in Gesù e nelle sue opere. Non solo. Attraverso Gesù, il Padre rende possibile anche a noi compiere le opere del Figlio suo. ...continua a leggere "Mercoledì 3 maggio 2017 Santi Filippo e Giacomo, apostoli"

IL PANE VERO
La manna con la quale Dio ha sfamato il suo popolo nel deserto, il pane del miracolo di Gesù per le folle, il pane della Provvidenza con la quale Dio ci sostiene ogni giorno: tutta la ricchezza dei doni del Signore non basta ancora per vivere. Occorre ancora un’altra cosa, un altro pane per vivere, senza il quale anche tutta la ricchezza degli altri doni di Dio risulta insufficiente. E’ Gesù stesso il pane vero, il pane della vita, che ci fa vivere, sperare, amare, camminare. ...continua a leggere "Martedì 2 maggio 2017, Sant’Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa, Alessandria d’Egitto, 295-373"