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Dagli Esercizi della Fraternità di                 Comunione e Liberazione

Se tua moglie o un amico ti domandano: “Perché vai a vedere la partita in campo, quando si vede tanto meglio in televisione?”, tu sai bene cosa rispondere. Quello che vedi e vivi in campo, con gli amici, il viaggio di andata e ritorno, i clamori e i colori dagli spalti del campo, è altra cosa. Un avvenimento lo vivi e lo partecipi standoci dentro. Se può valere il paragone, accade lo stesso con l’avvenimento cristiano. Leggi il Vangelo o lo senti raccontare e spiegare: un libro, una lezione, persino un filmato. Poi accade di trovarti dentro una comunità che lo vive. La parola che racconta e chiarisce, risuona dopo una sonata di Mozart o un movimento delle sinfonie di Beethoven, rimbalza nei canti dei neri d’America o di cantautori contemporanei, nelle cantate popolari e nei cori classici. Una voce limpidissima canta: "Al mattino, Signore, al mattino la mia anima è vuota alla fonte…. Uno è l'alveo del mio desiderio, ch'io ti veda, ed è questo il mattino". Un'altra voce canta Mina: "Se tu non fossi qui, povera me, sarei una cosa morta, una candela spenta, una donna inutile". ...continua a leggere "DOVE ACCADE"

SORPRESA E NOVITA’

Il mese di Maggio si apre con la figura di Giuseppe, operaio falegname, sposo di Maria e padre adottivo di Gesù. Nella sinagoga di paese, Gesù sorprende la gente, rivelando una sapienza che ha un'altra origine. Davanti a Lui anche noi, o apriamo lo sguardo alla novità della sua persona, o ne rimaniamo scandalizzati e scantoniamo altrove. E’ bello farsi sorprendere da Gesù, dalla novità e grandezza della sua persona. Insieme con Maria e Giuseppe potremo accoglierlo in casa nostra, per godere della novità della sua presenza. ...continua a leggere "1 maggio 2017, San Giuseppe Lavoratore"

LA GIOIA della PRESENZA
Cosa perdiamo a non fidarci della testimonianza degli altri? I discepoli di Emmaus tornano via da Gerusalemme delusi, pur avendo già incrociato la testimonianza delle donne e degli amici. Anche Tommaso non si era fidato di chi aveva già visto e udito Gesù risorto. Quando ci chiudiamo nella nostra autoreferenzialità, non ci resta che tirare i remi in barca e la barca alla riva. Allora la strada che ci mettiamo a percorrere è segnata dalla delusione della sconfitta. Solo la grazia di un nuovo incontro fa sollevare lo sguardo. E’ quel che accade ai discepoli in cammino verso Emmaus, come a Tommaso nel cenacolo. Gesù si accompagna a loro, chiamandoli ‘stolti e lenti di cuore’ ma poi con pazienza li guida passo passo fino allo svelarsi nello spezzare il pane. Cristo risorto suscita una storia dai mille rivoli e mille colori la quale, nella pazienza e nelle contraddizioni del tempo, arriva a toccare la nostra vita. Fidandoci della testimonianza di chi è stato toccato da lui, arriviamo noi pure a riconoscere il Signore e a farne esperienza. Allora diciamo: “Il mio cuore è lieto perché tu Cristo vivi”. ...continua a leggere "30 aprile 2017 Domenica Terza di Pasqua"

LA LUCE DELL’AMORE
Caterina, che non aveva istruzione e da ragazzina era costretta in casa dai familiari, brilla di una sapienza che è dono del Padre per il bene di tutti. Vergine saggia, ha atteso con la lampada accesa lo sposo Gesù ed è stata introdotta alla sua festa di nozze. Con centinaia di lettere inviate al Papa, a principi, ad altre persone; con le sue amicizie, i contatti, gli scritti e soprattutto con la sua immersione affettiva nel cuore di Cristo, Caterina segna il cammino della Chiesa e ci sospinge verso l’amato Signore. ...continua a leggere "Sabato 29 aprile 2017 – Santa Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa, patrona d’Italia e d’Europa"

IL PANE DELLA PASQUA

La lettura del Vangelo nella scansione del calendario cristiano è strada per capire e vivere le feste. Nei giorni scorsi, incontrando Nicodemo, Gesù annunciava la nostra nuova nascita nell'acqua e nello Spirito santo. Ora il racconto della moltiplicazione dei pani introduce la seconda modalità attraverso la quale Gesù ci dona la vita che sgorga dalla sua risurrezione: la sua carne donata a noi come cibo. L'evangelista Giovanni nota espressamente: "Era vicina la Pasqua". L'Eucaristia è la nostra Pasqua: dall’ultima cena alla risurrezione. ...continua a leggere "Venerdì 28 aprile 2017 – San Luigi Maria Grignion de Montfort 1673-1716"

 

DALL’ALTO

Il dialogo di Gesù con Nicodemo ci fa volare. Gesù ci conduce a riconoscere la sua origine: Egli è colui che viene dall’alto e dice la parola di Dio. Giovanni fa risuonare l’eco del prologo del suo Vangelo, con una aggiunta significativa: il Figlio dona lo Spirito Santo senza misura. Questo permette che la testimonianza donata da Gesù non si esaurisca con la sua vita terrena, ma si estenda per tutti i secoli e raggiunga tutti i popoli, fino a toccare la nostra vita. ...continua a leggere "Giovedì 27 aprile 2017, San Liberale, patrono di Treviso, sec IV"

GESU’, LA LUCE

A Nicodemo, che va a trovarlo nel fondo della notte, Gesù manifesta il cuore del Vangelo: Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, mandato come luce agli uomini. Si svela il dramma del mondo: quando usiamo secondo verità il dono della libertà, non possiamo non lasciarci attrarre dalla luce. Al contrario, una cattiva volontà allontana dalla luce, e compie opere malvagie. Gesù svela a Nicodemo la via semplice che conduce alla salvezza: la fede nel Figlio di Dio, Gesù presente. ...continua a leggere "Mercoledì 26 aprile 2017 – San Cleto (Anacleto) papa, m. 88"

IL VANGELO SPALANCATO
Le ultime righe del Vangelo di Marco spalancano al mondo. Marco aveva visto e udito Pietro che raccontava e viveva, sulle piazze, a Gerusalemme, ad Antiochia e a Roma. Egli è il primo a mettere per iscritto il suo racconto, che diventa punto di riferimento e modello per altri due evangelisti, Matteo e Luca. La Chiesa si apre a raggiera verso il mondo; i discepoli diventano missionari con la vita, la parola, gli scritti. Il Signore Gesù fa la sua parte, accompagnandoli con segni straordinari. ...continua a leggere "Martedì 25 aprile 2017, San Marco evangelista"

Vangelo secondo Giovanni 3,1-8

Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

UNA NUOVA NASCITA

Dov’è all’opera la risurrezione di Cristo? Insieme con Nicodemo che si muove di notte per non compromettersi con gli amici del Sinedrio, andiamo a chiederlo a Gesù. Egli, esperto di Dio e della sua potenza di vita, annuncia per noi la possibilità di una nuova nascita. Gesù ce ne rende partecipi attraverso la sua vicenda di morte e risurrezione, che si attua con il soffio dello Spirito. Nel dialogo che segue, e che ci accompagnerà nei prossimi giorni, Gesù annuncia che la nuova nascita avviene nel Battesimo.