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FIDUCIA E TESTIMONIANZA

Tommaso è il prototipo e il simbolo dell'uomo che dice di credere solo a quello che vede. Il simbolo di noi uomini moderni. Tranne poi a precluderci da soli la strada, eliminando in anticipo pezzi di realtà che non vogliamo vedere. Per non rimanere vittime del pre-giudizio che ci fa decidere in anticipo quello a cui credere o non credere chiudendo occhi e cuore, diventa importantissima la presenza di persone delle quali potersi fidare. Ci fidiamo dei genitori e degli amici più cari. Questo ci permette di entrare nel territorio della vita disposti ad accogliere anche situazioni difficili o avvenimenti sconosciuti. L’esperienza di maestri e amici ci accompagna e ci sostiene.
In questo episodio del Vangelo, Tommaso non si fida degli amici. La sua avventura sarebbe finita se il buon Gesù non gli venisse nuovamente incontro gratificandolo, in un gesto di misericordia, di un'esperienza personale diretta. Gesù lo richiama, facendo l’elogio di ‘quelli che non hanno visto e hanno creduto’. La fiducia in chi ci testimonia quello che lui stesso ha visto e udito, ci apre la strada per poterlo poi sperimentare noi stessi. ...continua a leggere "23 aprile 2017 Domenica Seconda di Pasqua – Festa della DIVINA MISERICORDIA"

INCREDULITA’, FEDE, MISSIONE

Sul finale del Vangelo di Marco, sembra prevalere l’incredulità dei discepoli. Il palleggio dalle donne a coloro che ‘erano stati con lui’ non funziona. Neppure i due che tornano da Emmaus vengono creduti. Gesù risorto trova difficoltà ad essere riconosciuto anche da parte di coloro che prima l’avevano seguito come Messia. Tuttavia egli si ripropone personalmente agli Undici e con decisione li lancia in missione nel mondo. Avremo sempre bisogno di incontrare nuovamente Gesù, per poterlo testimoniare al mondo. ...continua a leggere "Sabato 21 aprile 2017, Sant’Agapito Papa m. 536"

PANE E PESCE

La scena sul lago, con gli apostoli in barca, la pesca a vuoto e la successiva pesca miracolosa, percorre per una via più alta avvenimenti giá accaduti. Cristo risorto incontra nuovamente i suoi, li conferma con la sua presenza, li accarezza con la sua misericordia e li rilancia nella missione, come racconta in seguito questo ultimo capitolo del Vangelo di Giovanni. Gesù attende gli apostoli sulla spiaggia con il fuoco acceso; offre loro il pane e anche il pesce, il suo e quello appena pescato. ...continua a leggere "Venerdì 21 aprile 2017 Sant’Anselmo d’Aosta vescovo e dottore della Chiesa 1033-1109"

NON È UN FANTASMA

Quello che accade quel giorno e nei giorni seguenti dice tutta la sorpresa dell'avvenimento della risurrezione di Gesù. "Immagina se andando in strada o stando a casa io mi vedessi ricomparire mio padre", commenta un amico. Nel caso di Gesù la sorpresa aumenta per due cause: la morte di cui hanno visto morire Gesù, con la conseguente sepoltura 'blindata', e lo splendore del suo corpo risorto. Cristo appare nel suo vero corpo e mangia il pesce con i suoi. Gesù invade la vita di chi lo lascia entrare. ...continua a leggere "Giovedì 20 aprile 2017 – Sant’Aniceto, Papa dal 155 al 166"

PAPA FRANCESCO. UDIENZA GENERALE

Piazza San Pietro Mercoledì, 19 aprile 2017

La Speranza cristiana - 19. Cristo Risorto nostra speranza (cfr 1 Cor 15)

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Ci incontriamo quest’oggi nella luce della Pasqua, che abbiamo celebrato e continuiamo a celebrare con la Liturgia. Per questo, nel nostro itinerario di catechesi sulla speranza cristiana, oggi desidero parlarvi di Cristo Risorto, nostra speranza, così come lo presenta san Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi (cfr cap. 15). L’apostolo vuole dirimere una problematica che sicuramente nella comunità di Corinto era al centro delle discussioni. La risurrezione è l’ultimo argomento affrontato nella Lettera, ma probabilmente, in ordine di importanza, è il primo: tutto infatti poggia su questo presupposto.

Parlando ai suoi cristiani, Paolo parte da un dato inoppugnabile, che non è l’esito di una riflessione di qualche uomo sapiente, ma un fatto, un semplice fatto che è intervenuto nella vita di alcune persone. Il cristianesimo nasce da qui. Non è un’ideologia, non è un sistema filosofico, ma è un cammino di fede che parte da un avvenimento, testimoniato dai primi discepoli di Gesù. Paolo lo riassume in questo modo: Gesù è morto per i nostri peccati, fu sepolto, e il terzo giorno è risorto ed è apparso a Pietro e ai Dodici (cfr 1 Cor 15,3-5). Questo è il fatto: è morto, è sepolto, è risorto ed è apparso. Cioè, Gesù è vivo! Questo è il nocciolo del messaggio cristiano. ...continua a leggere "Troppo bella e preziosa l’udienza del Papa oggi Mercoledì 19 aprile 2017 !!!"

UN NUOVO INCONTRO

È così vero l’episodio dei discepoli di Emmaus, da diventare parabola della vita. Delusione e fuga, tristezza e ripiegamento. Non si crede più nemmeno a chi viene a raccontarci la più grande novità della storia: i due pellegrini non credono alle donne che raccontano di avere visto Gesù vivo. È necessario allora che qualcosa riaccada personalmente a te: la misericordia di un nuovo incontro che riaccende il cuore, rivela il senso dei fatti accaduti e spalanca gli occhi. Allora si riparte per la missione della vita. ...continua a leggere "Mercoledì 19 aprile 2017 – San Leone IX papa, 1002-10054"

QUALE GESÙ?

Da www.vaticaninsider

Ma Lui, com'era? Cosa sappiamo di lui? Scaffali pieni di libri parlano di Lui.   Vangeli, padri della Chiesa, antica teologia, libri di scuola, nuovi teologi, dotta divulgazione o sciatta, libri di devozione, romanzi, poesie. Quintali di letteratura lo esaltano, contestano, spiegano, negano. Dogmi, prediche, lezioni, eresie, polemiche.
L’arte l'ha visto. Pittori, scultori, architetti modulano lo spazio su di Lui. Tanti film, grossolani o sontuosi, poetici o leggeri, lo mostrano di faccia o lo sfiorano o lo evocano come un'ombra.
Ma Lui, Lui com'era? Chi era? I vangeli dicono tutto e niente. Il più bello tra i figli dell'uomo, che faccia aveva? Quale portamento, quale autorevolezza, quale personalità, quale identità ? Figlio di Dio, come viveva da bambino? Come viveva da uomo? Lo rincorriamo per i sentieri del presente. Come Maria e le donne del primo mattino. Come Giovanni e Pietro, affannati nella corsa. La sua
impronta, lasciata sul lenzuolo, si
potrebbe fotocopiare in 3D? ...continua a leggere "Alcune domande (e risposte) su Gesù"

Vangelo secondo Giovanni 20,11-18

In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
CHIAMATI PER NOME

Per tutta la settimana di Pasqua la liturgia ci conduce a leggere le apparizioni di Gesù risorto. Ecco oggi la prima, sulla soglia del sepolcro vuoto. Dice Costanza Miriano: "Per me la cosa più bella della risurrezione è che Gesù chiama Maria di Magdala per nome. E lei allora, chiamata per. nome, lo riconosce." Quello che convince in modo particolare nella fede cristiana è questo rapporto personale con il Signore Gesù, questo valere come una persona che viene chiamata per nome. Allora noi pure lo chiamiamo per nome.

 

L’INCONTRO E IL l RICONOSCIMENTO

La fede è un incontro: tu cerchi il Signore e Lui ti incontra. L’affanno e la ricerca vengono trasformate nella forza della missione: trasmetti a tutti, con l’espressione del volto e con le opere della vita, l’incontro che ti ha preso.
Ma dall’incontro ci possiamo difendere, con ingenua furbizia o con uno scaltro inganno. Che cosa conviene scegliere, di che cosa abbiamo bisogno noi e di che cosa ha bisogno il mondo? Finché esistono testimoni della risurrezione, naviga la barca della speranza. ...continua a leggere "17 aprile 2017 – Lunedì di Pasqua"