Vai al contenuto

CHI SEI?

Fin dove conduce Gesù i suoi interlocutori? Gli chiedono: "Tu, chi sei?". La sua risposta tocca la vetta della rivelazione di Dio a Mosè sul monte Oreb. "Io sono" è il nome con il quale Dio si è presentato a Mosè. Gesù si pone dunque al livello di Dio. Lo si riconoscere dal fatto che Egli compie le opere del Padre, e persino la croce gli darà modo di venire innalzato fino a Lui. Gesù ci trascina nel vortice della sua divinità. ...continua a leggere "Martedì 4 aprile 2017 – Sant’Isidoro, vescovo e dottore della Chiesa, 560-636"

Che cosa sa dire chi vede con le mani
di Ferdinando Camon, Avvenire sabato 1 aprile 2017

C’è una foto tra le tante e tutte molto belle di Francesco tra i ciechi di un centro romano, la foto di una bimba che abbraccia il Papa, che mi emoziona. Stavo per dire "mi commuove", ma è troppo poco.
C’è una foto tra le tante e tutte molto belle di Francesco tra i ciechi di un centro romano, la foto di una bimba che abbraccia il Papa, che mi emoziona per tante ragioni. Stavo per dire "mi commuove", ma "mi commuove" è troppo poco, non include la quantità della reazione. Ne include solo la parte sentimentale, ma qui c’è anche una parte razionale.
C’è molto da sentire, ma anche molto da capire. Per la bambina cieca, abbracciare il Papa è un modo per "vederlo". I ciechi vedono "tastando".
Dunque, la piccola "tasta il Papa". Ma lei è piccola, come fa a tastarlo? Nella foto che sta su giornali e siti internet non si vede chiaramente, perché la foto inquadra le due teste, ma la didascalia che sta sotto ce lo spiega: la piccola si alza sulla punta dei piedi. C’è abituata, sa che con i grandi deve fare così. Alzata sui piedi, alza ancora più in alto le braccia, e tasta con le mani. ...continua a leggere "L’emozionante foto d’una bimba col Papa."

Dopo la VISITA del PAPA A MILANO

Milano, 1 aprile 2017 - 22:59
Il cardinale Scola: «Quante falsità sul Conclave. Farò il prete in un paesino»
Il bilancio dell’arcivescovo: «Negli oratori di Milano tanti ragazzi musulmani. La Chiesa deve offrire il primo abbraccio»
di Aldo Cazzullo

Cardinale Scola, lei e Bergoglio eravate stati i protagonisti del Conclave. Il Papa non era mai venuto a Milano. Inevitabile che si parlasse di un dualismo. Era tutto falso?
Cardinale Scola, lei e Bergoglio eravate stati i protagonisti del Conclave. Il Papa non era mai venuto a Milano. Inevitabile che si parlasse di un dualismo. Era tutto falso?
«Al di là di tanti luoghi comuni giornalistici, il mio rapporto con Bergoglio è sempre stato molto buono e molto cordiale, sia nelle riunioni di cardinali, sia nei sinodi dei vescovi».
Quando vi siete conosciuti?
«Da rettore della Lateranense andavo a Buenos Aires e passavo a salutarlo. Da quando è Papa, tutte le volte che ho domandato di poterlo incontrare mi ha risposto subito e mi ha dato tutto il tempo dovuto per affrontare questioni anche delicate. Tra noi non c’è mai stata incomprensione o cattiva volontà. Si sono costruite immagini falsate del Conclave».
Perché allora non rendere tutto pubblico?
«Forse, ma la riservatezza sul Conclave è al servizio della comunione nella Chiesa: quindi del Conclave non si parla».
Di quali «questioni delicate» avete trattato con Bergoglio?
«Per esempio dei “delicta graviora”».
Pedofilia?
«Sì. E il Papa è stato molto netto su questo punto. Dall’esterno spesso non si coglie l’impegno della Chiesa verso le vittime, e anche verso chi ha gravemente sbagliato. Le procedure poi sono molto complesse».
La visita del Papa a Milano sarà ricordata come storica.
«Straordinaria. Un milione di persone a Monza, forse mezzo milione lungo il percorso. Molti sono partiti da casa alle 7 del mattino e sono tornati a mezzanotte dopo aver fatto 10 chilometri a piedi. E il Papa ha mostrato il suo stile di famiglia: a San Siro ha parlato davanti a 80 mila ragazzi come se fosse davanti a otto nipoti, spiegando loro l’importanza dei nonni, dei rischi del bullismo, della responsabilità dei genitori. È la dimostrazione che c’è ancora un cristianesimo di popolo tra noi. Ma anche che la Chiesa di Milano ha in Europa la posizione più difficile che esista». ...continua a leggere "INTERVISTA A SCOLA"

CHI E’ SENZA PECCATO

Con una intelligenza raffinata e una mossa diretta, Gesù si rivolge agli interlocutori: “Chi è senza peccato, getti per primo la pietra”. Chi è senza peccato? Il male urge e prevale fino a sommergerci. Solo una grazia di misericordia solleva e libera. L’incontro di Gesù con la donna trascinata in mezzo per essere condannata e lapidata, è il segno di una misericordia che viene da Dio e invade il mondo. Dio non solo perdona, ma ci induce a nostra volta ad accogliere e perdonare. ...continua a leggere "Lunedì 3 aprile 2017, San Luigi Scrosoppi, Udine 1804-1884"

In-canto dall’America a Chioggia

America ed Europa, Minnesota e Chioggia, classico e moderno, latino e inglese, vocale e strumentale, religioso e popolare. Lo stile americano si distingue per la capacità di mettere insieme aspetti diversi dell’esperienza umana, ricondotti all’unità dalla sigla della simpatia e dell’apertura di cuore. Un centinaio di studenti e studentesse di una scuola superiore del Minnesota,

Chaska High School Wind Symphony Tour Choir

accompagnati da un direttore d’orchestra e da una direttrice del coro e da alcuni genitori, giovedì 30 marzo hanno incluso la nostra città e cattedrale nel loro giro d’Europa, dopo aver toccato le città musicali di Innsbruck e Salisburgo.Le note dolcissime dell’Agnus Dei, dell’Ave Verum, del salmo Dixit Dominus e il risuonare dell’Alleluia ci hanno riconsegnato la lingua latina e la musica sacra classica con profonda unità e delicatezza.  Clamorosi gli interventi della folta orchestra, con musiche di Beethoven, Gabrieli e musiche popolari. Il pubblico ha ammirato anche la compostezza e proprietà dei giovani esecutori, ben addestrati alla musica e ben educati per la vita.                     C’è stato anche un eccezionale fuori programma. Qualcuno è andato in cerca della partitura di un canto del repertorio del nostro Vittore Bellemo per consegnarlo alla direttrice del Coro. Subito un altro ha avuto un’idea fenomenale: consegnare i tre volumi del repertorio musicale del maestro Bellemo, che si è avuto subito premura di reperire e consegnare a mani e cuori americani, esterrefatti e grati per il dono. Facciamo correre musica e bellezza. Non corrono mai da sole...

 

SULLO SPARTIACQUE DELLA VITA

Il dominio sulla vita e sulla morte apre l’ultima frontiera della potenza umana. La scienza medica allontana i confini della morte e progetta una vita senza morte, immaginando di varcarne la soglia attraverso l’ibernazione. Crescono i tentativi di impossessarsi dell’ora della nostra morte attraverso il ‘banale’ suicidio o attraverso il ‘raffinato’ suicidio assistito. La morte comunque continua ad arrivare, assai spesso nell’ora che non ti aspetti. La risurrezione di Lazzaro morto da quattro giorni, raccontata nel Vangelo di Giovanni, è la vetta della lotta di Gesù contro la morte e diventa una pietra d’inciampo per quanti cercano la vita. Se Cristo ‘possiede’ le potenze della vita e della morte, allora dovranno cadere alibi e resistenze a riconoscere la sua vera identità. Ma proprio questo fatto scatena la decisione che determina la cattura e la morte di Gesù. I nemici non sospettano che Colui che ha risuscitato Lazzaro possa a sua volta risorgere per potenza propria. Di fronte a Gesù si innalzano due opzioni: accoglierlo come principio di vita, o respingerlo come impostore. Un sottile spartiacque che percorre la linea del cuore dell’uomo. ...continua a leggere "2 aprile 2017 – Domenica Quinta di Quaresima"

UN UOMO ECCEZIONALE

Lo sconcerto provocato da Gesù diventa enorme. Chi è dunque quest'uomo? Una persona grande, un profeta, il Messia? Sorprende la risposta dei soldati che tornano indietro senza obbedire al comando di catturarlo: "Nessuno ha mai parlato come quest'uomo". Possiamo seguire il saggio consiglio di Nicodemo che invita a conoscere bene Gesù. Il tempo della vita ci è donato per incontrare, conoscere e seguire Gesù, un Uomo così eccezionale da determinare il destino di ciascuno e dell'umanità intera. ...continua a leggere "Sabato 1 aprile 2017- S.Ugo di Grenoble vescovo 1053- 1132"

LIBERTA’ E AFFIDAMENTO

Passando dal territorio amico della Galilea fino al luogo pericoloso della Giudea, Gesù si muove con prudenza e libertà. Non rimane condizionato da pericoli e paure, ma segue il disegno del Padre, arrivando fino a predicare nel tempio. Gesù non è appena un uomo coraggioso: è il Figlio che si affida al Padre. La nostra sicurezza non poggia sulla fortezza d'animo: resteremmo in balia del nostro carattere e delle circostanze. Come mostra Gesù, la vera sicurezza consiste nella fiducia in Dio Padre. ...continua a leggere "Venerdì 31 marzo 2017 San Guido, abate di Pomposa del 998 al 1046"

LA TESTIMONIANZA DEL PADRE
In un discorso serrato e deciso, Gesù ripropone il suo rapporto con il Padre. Il Padre è il suo testimone, che si manifesta attraverso le ‘opere’ che gli dona di compiere, ben superiori ad ogni capacità umana. La fede alla quale Gesù richiama i suoi interlocutori e noi stessi, non è astratta e senza conferme: si fonda invece su fatti accaduti, su azioni compiute da Cristo in modo palese: attraverso le opere del Figlio fatto uomo, Dio Padre si manifesta e si comunica. ...continua a leggere "Giovedì 30 marzo 2017 San Leonardo Murialdo, Torino 1828-1900"