Testimonianza di una chioggiotta.milanese
Questa volta niente levataccia ma partenza alle 10,30 con uno dei pullman chiassosi con tanti bambini e adulti perché andiamo al parco di Monza a "vedere" il Papa.
In meno di un'ora siamo al parcheggio assegnato accanto ai box del Gran Premio ed entriamo ordinatamente nel parco dopo un breve e "cordiale" controllo mentre ci incamminiamo festosi verso le aree transennate.
Sul palco allestito per l'occasione, un gruppo di giovani cantanti intrattengono la moltitudine di gente che, aperti i loro plaid sul prato, consumano i panini, come fosse un qualunque picnic della domenica. Il clima è straordinariamente bello e dopo una settimana uggiosa, il cielo ci regala sole e caldo. I bambini piccoli giocano con la palla e i più grandi con le carte e con giochi di società. Io e la mia amica Laura andiamo a passeggiare un po’ in giro, finché dagli altoparlanti ci invitano a tornare ai propri settori perché l'arrivo del Papa è imminente.
Tutto è normale e tranquillo finché non arriva la papamobile ed è festa grande tra lo sventolio di sciarpe e bandierine. Tutti corrono alle transenne per poter vedere il Papa anche solo per un attimo e anche io ci provo, ma ho davanti un muro di persone alte o con sulle spalle i bambini e mi sento come Zaccheo accorso a vedere Gesù! Sono troppo bassa! Ma ecco che il Papa arriva e tra un gomito e una spalla riesco a vederlo passare e mi commuovo. Anche la gente che accorreva a vedere Gesù, a sentirlo parlare era come me, come noi! Sembrava la domenica delle palme! ...continua a leggere "La visita del Papa a Milano"