GESU’ E’ BELLO
Quello che accade sul monte della trasfigurazione, identificato con il Tabor, è una cosa dell’altro mondo: un raggio divino che sbuca a illuminare questo mondo. Il volto di Gesù brilla come sole, le vesti splendono come luce. Ne sono testimoni Pietro, Giacomo, Giovanni. Che cosa possono desiderare e domandare questi tre uomini, se non che questo istante continui fino a rimanere per sempre? Che cosa desideriamo quando sperimentiamo un istante di felicità e di bellezza? Quando la miccia si accende, vorremmo che il fuoco non si spegnesse mai. Quando nasce l’amore, lo desideriamo eterno.
Possiamo comprendere perché i tre amici di Gesù, e tanti altri con loro e dopo di loro, non sono finiti travolti dalle delusioni e dalle loro stesse incoerenze. Smarriti di fronte alla croce, incoerenti e incostanti nella fede e della carità, continuano a testimoniare Gesù, certi di quello che hanno ‘visto e udito’, come dirà Giovanni; e Pietro ricorderà : “Eravamo con lui sul santo monte”. La bellezza attrae, convince, lancia: Cristo trasfigurato, intravvisto persino in una persona malata che pur appare felice, o in una mamma che allatta il bimbo appena nato, o negli sposi novelli. Di fronte a Dio fatto visibile, chi resiste? “Cristo me attrae tutto, tanto è bello!”, esclama Jacopone da Todi. ...continua a leggere "12 marzo 2017, Domenica seconda di Quaresima"