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L’AMORE PIU’ GRANDE
Madre Teresa, che ha amato Gesù più della patria, del parentado e persino della congregazione di Suore nella quale era sistemata come brava insegnante, ha forse poi amato di meno il suo prossimo? Il suo amore a Cristo era così profondo e vero, che ha potuto riconoscere e amare il volto, il cuore, il corpo del suo Signore nei poveri più poveri e più abbandonati. Questo è il vero calcolo che Gesù suggerisce di fare per avere la vita e la felicità: amare Lui più di tutto e di tutti, seguendolo nelle circostanze di ogni giorno. ...continua a leggere "4 Settembre 2016 – Domenica XXIII durante l’anno C"

 

1946 - la Voce (di Gesù) a Teresa:
«Desidero suore indiane, vittime del mio amore, che siano Maria e Marta, che siano talmente unite a me da irradiare il mio amore sulle anime. Desidero suore libere, rivestite della mia povertà della Croce; desidero suore obbedienti, rivestite della mia obbedienza della Croce; desidero suore piene di amore, rivestite della carità della Croce. Rifiuterai di fare questo per me?»

Scrisse nel 1958:
«Nella chiamata mi hai detto che avrei sofferto molto. Dieci anni, mio Gesù, e hai fatto di me secondo la tua volontà. Ora, Gesù, ascolta la mia preghiera. Se questo ti fa piacere, se il mio dolore e la mia sofferenza, la mia oscurità e la mia lontananza ti danno una goccia di consolazione, oh mio Gesù fa’ di me ciò che desideri, finché lo desideri, senza un solo sguardo ai miei sentimenti e al mio dolore. Sono tua. Imprimi sulla mia anima e sulla mia vita le sofferenze del tuo Cuore. Non preoccuparti dei miei sentimenti. Non preoccuparti neppure del mio dolore. Se la mia separazione da te conduce altri verso di te, e se il loro amore e compagnia ti danno gioia e piacere, allora, Gesù, desidero con tutto il mio cuore soffrire ciò che sto soffrendo, non soltanto ora, ma per l’eternità, se questo fosse possibile. La tua felicità è tutto ciò che desidero. Per il resto, ti imploro di non preoccuparti di me, anche se mi vedrai svenire dal dolore. Tutto ciò è la mia volontà. Desidero saziare la tua sete con ogni singola goccia di sangue che potrai trovare in me».
...continua a leggere "Scritti e discorsi di Madre Teresa."

Nipote Madre Teresa: anche in famiglia, straordinaria nella semplicità

In tutto il mondo, e non solo nella Chiesa, si vive con gioia l’attesa per la Canonizzazione di Madre Teresa, una figura che – al di là di ogni distinzione di credo e cultura – rappresenta il bene e l’impegno per chi soffre. C’è però chi vive in un modo davvero particolare questo evento: la signora Agi Bojaxhiu, unica nipote di Madre Teresa, oggi 70enne che fin da giovane si è trasferita in Sicilia. In questa intervista esclusiva di Alessandro Gisotti, Agi – figlia del fratello di Madre Teresa – racconta com’era la sua zia così speciale nella vita in famiglia:
R. – Madre Teresa faceva molto ma non dava nell’occhio, ecco; era molto riservata in tutto quello che faceva. Veniva tutto così spontaneo e naturale, anche le cose più faticose … Io le ho visto fare cose veramente faticose, come lavare lenzuoli, lei che già aveva una certa età, china sulle persone per tanto tempo, quello che faceva anche per curare persone che avevano malattie terribili … ...continua a leggere "Madre Teresa: parla l’unica nipote"

 

 

LA LEGGE E LA LIBERTA’

Per la legge o per l’uomo? La legge è per l’uomo. Il ‘sabato’, giorno dell’alleanza di Dio con il suo popolo, è per la libertà dell’uomo, non più schiavo del lavoro o di costrizioni esterne. Il Dio liberatore ci libera prima di tutto dalle convenzioni esteriori, dagli schemi che ci chiudono in noi stessi, dalle abitudini che ci inchiodano. Così, la ‘legge’ della domenica cristiana ci pone tutti di fronte a Dio e ciascuno accanto ai fratelli: è un esercizio di figliolanza e di fraternità, che apre i cammino dell’intera settimana. ...continua a leggere "Sabato 3 settembre 2106 – San Gregorio Magno, Papa e Dottore della Chiesa, 540-604"

Lo SPOSO SEMPRE NUOVO

Riprendere lo stesso brano di Vangelo in tempi e circostanze diverse ne fa gustare un nuovo sapore, come il vino vecchio in paragone con quello nuovo. Gesù ci chiama a vivere tutte le circostanze della vita, quelle liete e quelle tristi: ci chiama a partecipare alla sua festa di nozze e alla sua croce. Niente di quel che ci accade è inutile e senza valore. Tutte le circostanze e tutte le condizioni vengono salvate e rese utili per il tempo e l'eternità dalla croce e dalla risurrezione del Signore. ...continua a leggere "Venerdì 2 settembre 2016 – S.Elpidio di Lione sec V"